Lavoro: Flessibilità e precarietà, Calderone si informi

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Per giustificare l’intenzione del GOVERNO di cancellare il decreto Dignità, la ministra del Lavoro Calderone dice che è sbagliato considerare la flessibilità come precarietà. Peccato che questa affermazione sia smentita dai numeri: colpisce dunque che la ministra, che dovrebbe conoscere il funzionamento del mercato del lavoro, affermi ciò. Le consigliamo di leggere l’ultimo rapporto dell’INAPP, Ente vigilato dal suo dicastero. Scoprirà che dei nuovi contratti attivati nel 2021, 7 su dieci sono a tempo determinato mentre il part time involontario coinvolge l’11,3% dei lavoratori contro una media OCSE del 3,2%. E ancora: solo il 35-40% dei lavoratori atipici passa nell’arco di tre anni ad impieghi stabili. Dopo la reintroduzione dei voucher, strumenti che aumentano il precariato e alimentano il lavoro nero, ora l’Esecutivo si prepara a sferrare l’assalto ad un’altra misura del M5S per mere ragioni ideologiche. Con questa Destra i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori vengono smontati pezzo per pezzo.