“Seguendo un’audizione della Corte dei conti, tenutasi il 27 ottobre 2021 presso la Commissione per l’attuazione del federalismo fiscale, abbiamo appreso, dalla magistratura contabile, che il sistema sanitario non è in grado di garantire su tutto il territorio nazionale un’assistenza uniforme, per quantità e qualità”. È un passo dell’intervento a Palazzo Madama del senatore Orfeo Mazzella. L’autorevole esponente dei 5 Stelle ha snocciolato numeri da brividi: “Secondo la Corte la spesa sanitaria corrente riconosciuta al Sud è arrivata a toccare i 2.046 euro pro capite, a fronte dei 2.152 euro attributi al Centro-Nord. Ogni meridionale – ha aggiunto Mazzella – ha percepito 106 euro in meno rispetto a un cittadino centrosettentrionale. Se ciascuno dei 20 milioni di cittadini del Mezzogiorno (escludendo le isole) avesse percepito quei 106 euro in più, il Sud avrebbe potuto contare su 2,2 miliardi di euro ulteriori”. Ai microfoni di Campania Notizie il senatore Mazzella ha rimarcato che con i piani di rientro dello Stato per le 7 regioni commissariate “di fatto si alimenta la sanità del nord, in particolare quella privata”. Altro che Sud sprecone e Nord virtuoso.
Fonte: Campanianotizie.com