Gravissimo aver chiuso il Pronto soccorso dell’Ospedale Sant’Anna e Maria SS. della Neve di Boscotrecase. Ancora più grave è il lassismo con cui in Campania si conducono le operazioni nella sanità, sempre e solo a favore dei più forti. In un’interrogazione parlamentare ho chiesto al ministro della salute se condivida la chiusura del Pronto Soccorso, avvenuto, lo ricordiamo nel marzo 2020, con delibera del Direttore Generale n. 221 del 17.03.2020, con l’attivazione del Covid Hospital. Oppure se ritenga opportuno anticiparne la riapertura, nell’interesse dei cittadini ricadenti nel bacino d’utenza. Quanto accaduto all’ospedale di Boscoreale dovrebbe essere oggetto di un’attività ispettiva, bisognerebbe verificare di chi sono le responsabilità. Com’è possibile che, così come è scritto sulla delibera n. 890 pubblicata il 22 settembre 2021 dalla direzione generale dell’Asl Napoli 3 Sud, la struttura ospedaliera è passata dall’essere stata classificata come DEA (Dipartimento di Emergenza-Urgenza-Accettazione) di I livello, in cui era previsto un progetto di potenziamento in fase di aggiudicazione da parte della Soresa spa per un finanziamento complessivo dell’importo di 5.500.000 euro con il quale sarebbero riqualificate alcune aree esistenti alla notizia del 4 ottobre 2022, in cui il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud, dispone in una nota che venga posto in essere ogni necessario adempimento finalizzato alla riapertura del Pronto Soccorso del presidio ospedaliero di Boscotrecase entro non oltre il 15 novembre. Vogliamo chiarezza come Movimento 5 stelle, come cittadini.
Indagini sull’Ospedale di Boscotrecase. Presentata interrogazione
- Articolo pubblicato:17 Novembre 2022
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