Aggressioni a medici e infermieri, pericoloso vuoto normativo: il Governo non può restare immobile, necessaria la tutela del personale del comparto sanita’

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Appoggio con estrema convinzione le parole del presidente di Nursing Up, Antonio De Palma, pubblicate oggi su Quotidiano Sanità. In Italia, le aggressioni al personale sanitario sono una realtà allarmante che non può più essere ignorata. Ogni giorno medici e infermieri in prima linea subiscono episodi di violenza, senza adeguata protezione normativa. Le aziende sanitarie non sono obbligate a costituirsi parte civile nei procedimenti contro gli aggressori, un segnale del pericoloso vuoto normativo che lascia i lavoratori esposti e privi del sostegno che meritano.

Le misure preventive e di supporto psicologico introdotte nel recente CCNL sono un primo passo, ma insufficienti. È inaccettabile che la sicurezza del personale sanitario resti opzionale, quando le aggressioni non sono più episodi isolati, ma sintomi di un sistema al collasso. Serve un intervento legislativo chiaro, che obblighi le aziende a schierarsi concretamente al fianco dei lavoratori aggrediti, includendo il patrocinio legale e protocolli di prevenzione.

Il Governo Meloni, anziché continuare a prendersela con i magistrati, dovrebbe affrontare seriamente questo problema rafforzando le tutele per chi opera in prima linea nel nostro ssn. Dal Ministero della giustizia continua un allarmante silenzio sulla questione delle aggressioni: il Governo non può permettersi di restare immobile sui temi della sicurezza sul lavoro!