E’ stato un onore partecipare al G7 Salute, appuntamento che ha gettato luce su un tema che sto portando avanti da tempo: il sostegno ad un approccio One Health. Pertanto, ho avuto l’opportunità di rilanciare una mia proposta per l’istituzione di un Comitato Interministeriale One Health, sottolineando l’importanza di un approccio interdisciplinare e di una collaborazione tra istituzioni, mondo scientifico e società civile, rafforzando il sostegno alla prevenzione primaria. Inoltre, durante l’evento i rappresentanti di vari Paesi e organizzazioni internazionali hanno condiviso strategie e prospettive per il contrasto alla resistenza antimicrobica, una delle sfide più urgenti e globali dei nostri tempi.
Basti pensare che questa piaga ha un costo significativo per il sistema sanitario nazionale in termini economici ed un impatto importante sulla salute delle persone: è stato infatti stimato che debellarla potrebbe portare ad un risparmio di 1,5 miliardi di euro, così come fondamentale è il livello di implementazione delle politiche per la prevenzione dell’AMR in Italia ed in tutti i Paesi OCSE grazie all’approccio One Health.
La sessione plenaria ha ribadito il ruolo centrale della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico nelle politiche sanitarie nazionali. Principi che condivido e che ho spesso anche rilanciato, sui quali come Movimento 5 Stelle ci siamo sempre battuti. Personalmente, continuerà la mia battaglia affinché l’Italia sia protagonista in queste battaglie, garantendo la tutela della salute pubblica e il rafforzamento della cooperazione internazionale