E’ ormai dal mese di dicembre 2021, cioè da quando è entrato in vigore il “Testo Unico sulle malattie Rare”, che i cittadini italiani aspettano l’applicazione dei nuovi LEA. Pertanto, al netto del lungo tempo trascorso, ho chiesto attraverso un’interrogazione parlamentare al ministro della Salute, depositata quest’oggi, di procedere all’integrazione dei nuovi Lea anche di altre patologie attualmente non previste dal Testo Unico.
Premesso che i nuovi livelli essenziali di assistenza, ricordiamolo, sono fondamentali per garantire almeno un minimo di tutela in ambito sanitario regionale in previsione dell’approvazione dell’Autonomia differenziata che spaccherà l’Italia in due, occorre lavorare senza sosta per tutelare i pazienti, soprattutto i più fragili. La definizione dei nuovi Lea, pertanto, consentirebbe l’esenzione per terapie e farmaci che attualmente invece sono a carico dei pazienti.
Mi sembra chiaro che chi soffre non possa aspettare i comodi di questo governo che continua a nascondersi dietro altre fantomatiche “emergenze del momento” tralasciando completamente i cittadini e la loro salute. E’ arrivato il momento di darsi una mossa nel rispetto di 60 milioni di italiani.