Smart Working per i fragili, disparità di trattamento viola la costituzione: ora basta, ho scritto al Ministro!

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Per colpa di questo Governo, che non ha voluto occuparsi di una questione tanto delicata e prioritaria, si è creata una Babele decisionale relativamente allo smart working per i fragili. Nel pubblico impiego ogni Ente Pubblico ormai decide per sé: c’è chi rispetta il proprio PIAO triennale, chi emana circolari ad hoc per prorogare e chi, invece, ha chiesto al proprio personale di rientrare in servizio nonostante le gravi patologie. Molti lavoratori mi hanno scritto disperati segnalandomi questo problema: a loro dico che non sono soli in questa battaglia e l’ho dimostrato con i fatti.

Pertanto, nel presentare un’interrogazione parlamentare, solleciterò il ministro della Pubblica Amministrazione ad intervenire immediatamente su quanto sta avvenendo. Non soltanto perché la poca chiarezza e la difformità fanno soffrire i lavoratori fragili ma anche perché un trattamento difforme va in contrasto con la normativa di riferimento sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, il Decreto lgs 81/2008. Questo contrasto dev’essere risolto dall’Esecutivo quanto prima perché rischia di creare un precedente giuridico.

Il Governo Meloni è contro ogni forma di indigenza e di fragilità. Rema contro chi ha difficoltà e va sempre ad aiutare i più forti. Non è un caso che non abbiano prorogato lo smart working ai fragili nel momento in cui c’è stato il picco di virus influenzali. Non gli interessa niente della salute dei cittadini italiani, men che meno dei fragili. Ne prendiamo atto ma lotteremo ogni giorno affinché questa situazione cambi e che ci siano regole certe per tutti!