Stamattina ho partecipato con grande trasporto emotivo al flash mob organizzato dalla comunità di miei concittadini, comitati, associazioni e movimenti vesuviani, presso l’ospedale S.Anna e Maria S.S della Neve, per accendere un riflettore sul tema della malasanità. Ricordo che il tutto avviene a seguito della tragica morte di una bambina, che poteva essere evitata se solo fosse stato ripristinato il servizio di Pronto Soccorso della struttura ospedaliera, interrotto tre anni fa e mai riattivato. Insieme alle associazioni volontarie ed ai cittadini ho voluto sporcarmi le mani di terra per contribuire con loro a piantare il simbolo del nostro comune presidio permanente: l’albero della salute.
Con questa manifestazione la società civile ha espresso la propria volontà di vedere riattivare quanto prima un servizio essenziale.
E’ davvero questione di vita o di morte. Nonostante l’inesistente partecipazione delle istituzioni e di altre forze politiche, l’invito resta sempre quello di superare divisioni di bandiera ed iniziare a lavorare seriamente insieme per questa comunità.
Trovino tutti la forza, anche i medici oltre che i politici, di partecipare e di chiedere con forza la riapertura del pronto soccorso dell’ospedale.
A Vincenzo De Luca dico che la salute non deve diventare un tema divisivo ma che deve unire l’azione di forze politiche diverse. In secundis, lo invito a visitare quest’ospedale che non conosce bene, così come non conosce la sofferenza di questa comunità. Invito che ho esteso anche al sottosegretario Marcello Gemmato affinché venga a vedere di persona le condizioni dell’ospedale, con l’obiettivo di ripristinare quanto prima il pronto soccorso.