Nelle ultime settimane @isde_italia ha pubblicato un documento molto importante, attraverso cui ha sollecitato il Governo ad attivarsi per migliorare la qualità dell’aria, rafforzando l’informazione come misura di salute pubblica di prevenzione e protezione. Pertanto, ho prontamente depositato un’interrogazione rivolta ai ministri dell’ambiente e della sicurezza energetica e della salute, chiedendo risposte rapide e immediate.
L’Italia è uno dei Paesi più industrializzati al mondo, che sconta sulla propria pelle le emissioni provenienti dagli impianti industriali, dalle centrali elettriche e dal traffico, che contribuiscono alla diffusione di sostanze tossiche nell’atmosfera. E’ il momento che l’Esecutivo, anche alla luce del forte impulso fornito dal Parlamento europeo, indichi una rotta da seguire: non c’è un secondo da perdere! Per centrare l’obiettivo e migliorare la qualità dell’aria, occorrerebbe anzitutto seguire le linee guida già dettate dall’OMS nel 2021, lavorando a degli standard di qualità atmosferica a cui dobbiamo allinearci entro il 2030.
Concretizzare questo obiettivo vuol dire tutelare i gruppi più vulnerabili e suscettibili della società, prestando particolare attenzione anche ai quartieri popolari, alle scuole, agli ospedali, alle case di riposo e a tutti quei luoghi in cui va garantita un’aria salubre e non inquinata, aumentando conseguentemente le stazioni di monitoraggio. Il Governo Meloni deve rendersi conto che il tempo dell’attesa è finito: ora occorre passare rapidamente dalle parole ai fatti, per il bene dei cittadini e nel rispetto dell’articolo 32 della Costituzione.