Scuola: interrogazione per garantirla a disabili

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In questo paese il diritto all’istruzione non è ripartito in eguale misura agli studenti con disabilità. Il motivo, spiegato in un’interrogazione parlamentare indirizzata ai ministri della Salute, dell’Istruzione e del merito e per le Disabilità, è nell’assenza di una figura di tipo infermieristico accanto al discente. L’assistenza di questi soggetti particolarmente fragili non può essere affidata a operatori socio-sanitari o assistenziali ma a professionisti altamente specializzati, come gli infermieri. Tuttavia, questa figura non è presente nei complessi scolastici e sempre più spesso, al verificarsi di determinate circostanze (come l’assenza non preventivata del personale in questione), le famiglie preferiscono non mandare a scuola i propri figli, negando il diritto all’istruzione.

Non è un caso che i familiari dei portatori di handicap in situazione di gravità si sono rivolti spesso ai tribunali, con l’obiettivo di vedere riconosciuto il diritto all’assistenza infermieristica durante l’orario scolastico, così da tutelare il diritto all’istruzione e alla salute dei figli. Come denuncia Nessuno è escluso, associazione di volontariato nata nel 2020 per tendere una mano a tutte le famiglie che convivono con una disabilità grave o gravissima, “in molte Regioni italiane i familiari di questa categoria di pazienti, solo ogni fine settimana conoscono il programma di quella successiva e spesso uno o più giorni non sono coperti, con la conseguenza che i bambini restano a casa e i genitori non possono lavorare. Analogamente moltissimi sono i bambini e i ragazzi con disabilità che a scuola non ci sono mai andati perchè le famiglie non hanno nessuno strumento di conoscenza in merito e le forze per contrastare tale sistema”. Nessun paese civile consentirebbe una simile disuguaglianza. Ho chiesto pertanto l’opportunità di equiparare l’assistenza domiciliare integrata all’assistenza scolastica integrata e di stanziare fondi suppletivi per garantire un’assistenza infermieristica più capillare negli istituti scolastici.