Ambiente: La Regione fermi il progetto a Torre Annunziata

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Procedere con un progetto esecutivo senza uno studio di fattibilità è come operare un paziente senza conoscere il suo stato di salute. È da screanzati. In un’interrogazione parlamentare indirizzata ai ministri dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e della Salute ho chiesto di sospendere i lavori invasivi su via Fusco a Torre Annunziata. I lavori rientrano nel finanziamento di 35 milioni di euro che la regione Campania, con l’individuazione della Gori spa come soggetto attuatore, dovrà investire per “Tutelare e migliorare la qualità dell’ambiente, in relazione al servizio idrico integrato”, ai “Servizi di gestione delle reti fognarie” e “attività di pulizia manutentiva delle fognature”. Ciò che però mi preoccupa è che nel progetto della Gori è previsto il ‘rientro’ delle condotte sottomarine nel sottosuolo del territorio e l’attraversamento della città limitrofa di Torre Annunziata, dove prevede scavi invasivi tra i fabbricati le cui fondamenta sono basate sulla roccia vulcanica compatta (TD 01-relazione generale 2018). L’attività di scavo per realizzare un tunnel sotterraneo in via Fusco di circa 2,5 metri di diametro e lungo 330 metri fino a 30 metri di profondità per circa 2.000 ore di vibrazioni continue quotidiane (8 ore al giorno) determina certamente uno stress di qualsiasi struttura soprattutto degli edifici di costruzione anni ’50. Oggi si discute di rinforzare le strutture dei fabbricati e certamente non di sollecitarle con vibrazioni oltremodo invasive, onde evitare crolli. Aggiungo inoltre che in prossimità del manufatto di spinta “P4” (incrocio via Alfani/via Fusco) risulta che attualmente in periodi di pioggia si raccolgono acque meteoriche non pretrattate e reflui provenienti da paesi vesuviani, non da Torre del Greco, e sussiste la fondata preoccupazione che lo scavo invasivo della nuova conduttura in via Fusco possa servire anche per collettare liquami violando di per sé le normative ambientali. Se la Regione Campania ha davvero interesse per l’ambiente e la cittadinanza fermi subito questo progetto.