Grazie ad un mio emendamento approvato al decreto Rave vengono destinati circa 36 milioni di euro aggiuntivi, di cui 3,9 milioni indirizzati all’Istituto superiore di sanità, per consentire l’assolvimento dei compiti attribuiti alle amministrazioni centrali dal Piano pandemico influenzale (PanFlu) 2021-2023. In questo modo, garantiamo maggiore tutela ai più fragili: anziani e diversamente abili, malati cronici e malati gravi a rischio. Un piccolo ma significativo contributo che il Movimento 5 Stelle ha voluto fornire ad un decreto di cui non condivide né l’impostazione né, tantomeno, il carattere d’urgenza. Contestualmente, con una decisione intrisa di ideologia, il Governo e la maggioranza che lo sostiene hanno respinto un altro emendamento a mia firma per prorogare, fino a fine marzo, l’obbligo di indossare le mascherine nelle residenze sanitarie assistenziali e nei presidi a rischio. Con il Covid-19 non ancora sconfitto, e con stime che parlano di 10 milioni di italiani a letto per l’influenza stagionale a fine anno, tale decisione appare incomprensibile. Ancor più incomprensibile quando nel provvedimento si prevede il reintegro dei medici No Vax, che ha creato imbarazzi anche dentro la maggioranza. Con un colpo di spugna, si cancellano gli sforzi che il Paese ha fatto in questi anni: si sta prendendo una china pericolosa.
DL Rave: Approvato mio emendamento che garantisce maggiore tutela ad anziani e diversamente abili, malati cronici e malati gravi a rischio
- Articolo pubblicato:13 Dicembre 2022
- Categoria dell'articolo:Aula