La cancellazione del RdC è uno schiaffo alla povertà

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Il rapporto della Caritas di qualche settimana fa ha accertato che i poveri sono raddoppiati in Campania. Ed è stato evidenziato che il reddito di cittadinanza riusciva a raggiungere un povero su due. Basta questo dato per capire che, invece di cancellarla, questa sarebbe una misura da potenziare. Sono pronto a scendere anche in piazza e a difendere con le unghie e con i denti questo provvedimento. Pochi giorni fa, durante il laboratorio delle idee tenutosi al Senato alla presenza di giornalisti come Isaia Sales e Gad Lerner, il reddito di cittadinanza è stato definito come una delle ultime riforme di sinistra di questo Paese. La decisione del Governo Meloni, è una prova di debolezza. Durante la campagna elettorale, infatti, le posizioni sembravano molto più soft. Ma, evidentemente, c’è un’area che preme forte per la cancellazione del reddito e hanno dovuto ascoltare quest’area. Non capisco, però, perché non si parli allo stesso modo dell’evasione fiscale. Il reddito costa 480 milioni di euro al mese, l’evasione fiscale molti di più. Il tema sta anche nel fatto che è ancora fermo un miliardo di euro per finanziare i centri per l’impiego. Perché il problema resta quello di trovare lavoro a chi non ce l’ha. La prima conseguenza, però, della decisione del Governo sarà che vi sono 660mila persone che  già dal 2024 non riceveranno il reddito di cittadinanza. Ma la Meloni sa bene che la metà di queste persone ha più di cinquant’anni e viviamo nel mondo dei sogni se pensiamo che potranno subito tornare al lavoro. Questi provvedimenti acuiranno la divisione e le diseguaglianze sociali motivo per il quale un provvedimento unico nel suo genere come lo Statuto dei Lavoratori, andrebbe difeso da tutti anche da quelli che si ergono a difensori delle classi deboli.