Ai microfoni di iNews24, Orfeo Mazzella, eletto al Senato con il Movimento 5 Stelle.
Senatore, oggi è l’anniversario della tragedia di Lampedusa.
“Oggi ricorre questa tragedia che ha causato un numero enorme di morti e non si può essere indifferenti rispetto al passato e anche a come si affronterò adesso la situazione dei migranti. Quella tragedia fu il frutto di un modo scellerato di intendere la difesa dei nostri confini.
Come affronterete in Parlamento il tema delle migrazioni?
“Ci confronteremo con Giuseppe Conte. Ma penso una cosa. Tra i principi del nostro Paese c’è quello dell’accoglienza. Bisognerà vedere come declinare questo principio. Non credo che costruire muri e confini invalicabili ci salvi da qualcosa. Il problema va affrontato in modo collegiale. Saremo all’opposizione e qualsiasi posizione prenderemo, perché abbia efficacia, dovremo discuterla insieme con razionalità prima nel Movimento 5 Stelle, poi in Europa”;
Cosa ha influito secondo lei sulla ripresa del Movimento 5 Stelle in campagna elettorale?
“La prima cosa è stata la scissione provocata da Luigi Di Maio che paradossalmente ha funzionato da detonatore per liberare energie. Noi attivisti l’abbiamo vissuta sia come un trauma sia come una spinta sui territori. È straordinario come in Campania centinaia di attivisti si siano immediatamente messi a disposizione per fare campagna elettorale. Prima questo non sarebbe successo. Quindi, la scissione che voleva essere un momento di rottura per farci cancellare dalla scena politica, ma ha funzionato all’opposto. Per me ci ha liberati da zavorre e ci ha consentito di volare più in alto. Oggi collaboriamo meglio tra noi e siamo più attivi”;
Giuseppe Conte ha annunciato una opposizione forte e chiara da parte del Movimento 5 Stelle.
“Se si parla di opposizione intransigente è perché all’interno del Movimento 5 Stelle ci sentiamo tutti partecipi di un unico progetto, quindi possiamo fare veramente fronte unico. Questo ci pone in una posizione di forza maggiore rispetto al passato. Abbiamo sempre saputo fare opposizione, ma adesso la faremo ancora meglio”;
Secondo Carlo Calenda, “è del tutto evidente che Berlusconi e Salvini, che agiscono insieme, hanno l’idea di indebolire Meloni più che aiutarla. È d’accordo?
“Il vero limite di questo governo sarà dettato dalla capacità del Movimento 5 Stelle di fare opposizione: si troveranno di fronte a qualcosa che non si aspettano. Saremo noi la loro vera spina nel fianco piuttosto che la loro incapacità di stare insieme. E se ci saranno contraddizioni saremo i primi a farle notare. Vedremo come gestiranno le risorse del Pnrr. Inoltre la destra in campagna elettorale ha parlato di accelerare le riforme dell’autonomia regionale differenziata. Questo è pericoloso per una parte del Paese perché introduce elementi che possono destabilizzarlo e ridurre la coesione nazionale. Quindi il governo non avrà da temere solo dalla capacità della maggioranza di stare insieme, ma soprattutto dalla nostra capacità di fare opposizione”;
Sarà un’opposizione in solitaria o alla fine vi riavvicinerete al Pd?
“Questa domanda andrebbe fatta a chi prossimamente gestirà il Partito democratico. Come ho detto, abbiamo fatto bene all’opposizione, ma quando siamo stati al governo il Pd non ci ha aiutato. Quando abbiamo posto temi importanti come il salario minimo o l’inceneritore di Roma, il Partito democratico non ci è venuto incontro per fare fronte unico. Credo che adesso la locomotiva del fronte progressista siamo noi. Quindi, se vogliamo, dovrà essere il Pd a scegliere da che parte stare, poi si vedrà”.
Fonte: INews24.it